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Successo per l\'iniziativa dell’Uncem: appello alle Istituzioni e al Territorio

3' di lettura 30/10/2009 - Grande successo di partecipazione e contenuto all’iniziativa dell’Uncem Marche che ha rappresentato l’inizio di un percorso importante per tutta la comunità regionale particolarmente significativo anche per all’attivismo del presidente della Comunità Montana dell’Esino Frasassi, Fabrizio Giuliani, che l’ha fortemente voluta ed organizzata a Fabriano.

“Questo – a parlare è Giuliani - per la particolare situazione economica del nostro territorio. Le dichiarazioni di autorevoli interlocutori Istituzionali come il presidente della Regione Marche Spacca e l’assessore Carrabs, oltre a quella del presidente dell’Uncem Nazionale Borghi – commenta - hanno indicato le linee del nuovo sviluppo.


Particolarmente significativi gli interventi sulle buone pratiche in atto e da fare, tra le quali quella di un sindaco, un presidente di un’altra Comunità Montana, un artigiano, un agricoltore, una dirigente scolastica, senza dimenticare l’intervento del giornalista “parlamentare” del TG1 Balzoni, che ha evidenziato come molti onorevoli e senatori farebbero bene ad ascoltare il paese reale a partire dalla montagna. Parte indispensabile per la ripresa economica regionale dal rilevante “potenziale di crescita” ancora da scoprire, in quanto serbatoio potenziale ed effettivo di risorse e luogo dello sfrangiamento istituzionale.


Una dicotomia di fatto – sottolinea Giuliani - che abbiamo l’obbligo di superare reinventando formule di governo e autogoverno, evitando modelli coloniali, gli unici che il potere verticale potrà proporre. La situazione – soggiunge - esige che il territorio venga governato da istituzioni che nascono dal basso, solo così si sapranno governare i processi e guidarli. Essere protagonisti del nostro futuro a partire dalle risorse che il territorio produce – rileva ancora - è esattamente l’inverso di una rivendicazione particolare o municipalista; è il modo per uscire dalle politiche compensative ed entrare nella fase della valorizzazione delle risorse endogene che stimolano lo spirito di intrapresa e la sussidiarietà.

Glocal – evidenzia Giuliani – è il termine che sintetizza bene tutto ciò, con il sistema delle Autonomie che deve ripensare i processi di governo delle risorse strategiche, introducendo criteri di democrazia economica, sussidiarietà, crescita e sviluppo economico sostenibile dei territori montani e come dice Amartya Sen “Oggi lo sviluppo, per la montagna, è libertà”. Abbiamo quindi bisogno di un ente leggero che accompagni i processi, li interpreti, li renda omogenei, in partaica una nuova Comunità Montana espressione autentica dei Comuni i cui amministratori, eletti dalla popolazione, “guardino dal campanile e non il campanile, o meglio soggetto istituzionale sistemico che svolga la funzione di regia, di governo, di controllo, in nome e per conto delle popolazioni locali, dei nuovi.


Certo è – fa rilevare amcora - che per fare tutto ciò ci vuole una forte unità d’intenti del territorio, di una forte e convinta collaborazione tra le Istituzioni del territorio, tra esse imprese e credito. Dentro questo progetto – conclude Giuliani - ha senso uno spazio per una nuova Comunità Montana dentro una nuova politica montana; un luogo ideale dove progettare esperimentare funzioni sociali innovative, nuove infrastrutture, una nuova dimensione della ciitadinanza.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-10-2009 alle 17:02 sul giornale del 31 ottobre 2009 - 1522 letture

In questo articolo si parla di attualità, comunità montana esino frasassi, fabriano





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