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Spacca a Scajola: \'Per la Merloni occorre mantenere la legge Marzano\'

scajola 3' di lettura 05/11/2009 - “Finalmente anche il Ministro ha compreso l’importanza dell’Accordo di programma e recepito le nostre richieste avanzate insieme alle Regioni Umbria ed Emilia Romagna in merito agli interventi a favore dei processi di riconversione dei territori e di sostegno all’indotto di piccole imprese dell’entroterra coinvolti dalla crisi della A. Merloni: era ora. Speriamo solo di non aver perso un anno prezioso. Ora subito al lavoro.

La riunione di oggi apre la strada ad una strategia di resistenza e di attacco per il rilancio del territorio, anche con nuovi progetti di investimento, per creare nuove opportunità di lavoro e salvaguardare la coesione sociale pensando al futuro, quando le tutele degli ammortizzatori sociali non potranno più essere utilizzati. Dovremo al più presto definire un calendario di iniziative concrete perché non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.


Questo il commento del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca al termine della riunione con il Ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola che si è svolta questo pomeriggio a Roma.Nel corso dell’incontro sono state approfondite le modalità con cui sostenere un processo industriale di riconversione produttiva “indotto” da appropriate politiche pubbliche. Per quanto riguarda i nuovi investimenti Spacca ha sollecitato anche il riconoscimento della “zona franca” per l’entroterra e illustrato progetti imprenditoriali che potrebbero essere agevolati.


“Di fronte ad una situazione estremamente problematica – prosegue Spacca – non dobbiamo perderci d’animo ma reagire prontamente per non disperdere il patrimonio di capacità produttiva, progettazione, ricerca e innovazione che si è sviluppato nei diversi territori coinvolti dalla crisi. Le Regioni coinvolte si sono mosse subito adottando strumenti, anche a carattere straordinario, per sostenere per quanto possibile con le risorse a disposizione il lavoro e la capacità produttiva dell’indotto. Le Marche hanno appena varato un bilancio che si basa proprio su una strategia di resistenza e attacco. Ma non basta. Ora è necessario passare immediatamente alla fase di attuazione delle ipotesi di accordo di programma e delle sue priorità che sono: la difesa attiva del lavoro e dell’occupazione sul territorio e sull’indotto anche attraverso percorsi di riqualificazione professionale; l’attrazione e il sostegno di nuovi investimenti produttivi; il rilancio e la diversificazione dell’economia locale anche attraverso azioni di marketing territoriale finalizzate all’attrazione di investimenti”.


Strumenti d’azione saranno interventi agevolativi, progetti industriali per nuova occupazione, contributi ad hoc che consentano di orientare i processi produttivi e di sostenere il trasferimento tecnologico per rafforzare la competitività delle imprese; facilitazioni nell’accesso al credito.


“E’ indispensabile mantenere l’ombrello di protezione della Marzano per i lavoratori – afferma il Presidente Spacca - per garantire gli ammortizzatori sociali per l’occupazione, scongiurando le procedure concorsuali e tutelando la coesione sociale del territorio. Questo può essere ottenuto non soltanto attraverso la vendita degli assets del gruppo A.Merloni, ma anche procedendo ad una sua seppur parziale riorganizzazione e ristrutturazione. E’ necessario offrire garanzie e certezze al futuro di centinaia di lavoratori e famiglie, per dare anche la possibilità ed il tempo ai processi di reindustrializzazione del territorio di offrire reali alternative di occupazione e sviluppo.” Questo è l’impegno oggi richiesto dal Presidente Spacca al Ministro Scajola ed ai Commissari ministeriali che gestiscono la procedura.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-11-2009 alle 19:11 sul giornale del 06 novembre 2009 - 817 letture

In questo articolo si parla di regione marche, economia, merloni, Scajola





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