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Lettera aperta del sindaco sulla costruzione della Casa di Riposo

Casa di Riposo fabriano 7' di lettura 08/07/2011 -

Cari cittadini, molto si è parlato, negli ultimi giorni, del “project financing” attraverso il quale il Comune di Fabriano punta a realizzare una nuova struttura che possa sostituire le attuali Casa Albergo per Anziani di via Saffi e la Casa di Riposo e Riabilitazione “Vittorio Emanuele II” di via S. Caterina. Si tratta, come è facile intuire, di una scelta di grande livello sociale, ancor più importante in un periodo storico che è caratterizzato da un costante allungamento della vita media che, nelle nostre zone, è ancor più significativo a dimostrazione della bontà della nostra qualità della vita.



PROJECT FINANCING
“Project financing” – non tutti sono esperti in lingua inglese – sta a significare una operazione di finanziamento a lungo termine da parte di privati, singoli o associati, che investono del loro denaro per realizzare una grande opera pubblica che poi loro stessi gestiranno. Si tratta di un modo molto moderno di finanziare opere che altrimenti un Comune, come nel nostro caso, non sarebbe in grado di fare perché impossibilitato ad investire una somma che si aggira sui 7 milioni di euro, quasi 14 miliardi delle vecchie lire.

L’Amministrazione comunale ha ipotizzato di realizzare la nuova struttura in uno spazio situato dietro il complesso della nuova scuola Allegretto di Nuzio.
Si tratta di spazi che, attualmente, andare a vedere per credere, sono dedicati all’erba medica, come dicevano i nostri contadini.
Quindi non su vigne o tartufaie come qualche “tartufaio” di mestiere va raccontando!

Per onore della verità, però, devo dire che anche noi abbiamo commesso errori nella comunicazione perché i tecnici che hanno analizzato la situazione non hanno ben evidenziato che il terreno era stato dato in comodato alla Provincia di Ancona (che gestisce l’Istituto Agrario) perché come è costume la pubblica amministrazione, sbagliando, non trascrive mai le proprie decisioni al catasto. Quindi è stato avviato un processo decisionale basato sulla convinzione che il terreno fosse disponibile realmente e, conseguentemente, non abbiamo informato ufficialmente, prima di pubblicare il bando, nè la scuola nè la Provincia di Ancona.
Dare in comodato, ovviamente, non significa aver ceduto la proprietà che è totalmente del Comune di Fabriano.

SCUOLA IN PERICOLO? SIAMO SERI
In questa vicenda, come spesso capita in simili circostanze, molti “giocano” a buttare fumo. C’è stato, per esempio, chi ha parlato di scuola in pericolo, di impossibilità di svolgere l’attività didattica, e così via.

Affermazioni ridicole, che si commentano da sole, ricche di arroganza.

A chi teme ciò dico che non solo la scuola non rischia nulla ma che, addirittura, per l’attività didattica dallo scorso novembre ha ancor più incrementato le proprie superfici coltivabili di ben quattro ettari, frutto di una donazione. I terreni si trovano a fianco di quelli dell’Azienda Agraria di Putido ed al loro interno hanno anche ben tre casolari! Terreni che sono stati costretti a dare in gestione ad un privato.

Purtroppo questa è una città – e lo ho dovuto dire in altre occasioni – in cui in troppi pensano solo a se stessi ed ai propri interessi. E’ triste doverlo dire, ma è così.
Se le vigne o le tartufaie avessero rischiato qualcosa sarei stato io, per primo, a dire che ciò non andava bene.

ITA INSERITA IN UN NUOVO POLO SCOLASTICO
La realtà è un’altra e riguarda l’Istituto Agrario, il suo presente ed il suo futuro che sono stati garantiti dal sottoscritto in qualità di sindaco e dal Consiglio comunale, visto che dobbiamo tutelare gli interessi e le prospettive dei nostri concittadini, e che ha trovato una fondamentale sponda nel presidente regionale Spacca, il quale è riuscito ad includere l’ITA all’interno del “Polo economico, turistico, agrario, ambiente e territorio” insieme all’ istituto commerciale, alla sezione per geometri ed a quella per il turismo. Creando, quindi, un polo che si avvarrà per sempre di un dirigente stabile e non come avviene da anni per cui il dirigente scolastico che sovrintende all’ITA è una specie di interinale, un precario, visto che cambia anno dopo anno.

Noi sono anni ed anni che sosteniamo, anche, che l’ITA deve unirsi all’Azienda agraria comunale, per quanto riguarda la sperimentazione animale, azienda che dispone di oltre 150 mucche di pura razza marchigiana, di ovini e da un paio di anni ha dato vita anche ad una importante sperimentazione con il suino della marca con l’Università Politecnica delle Marche,

PERCHE’ SU QUEL TERRENO?
Abbiamo scelto quell’area perché vogliamo che le persone che usufruiranno della struttura non siano delle isolate solo perché avanti con gli anni. La zona è vicinissima al centro storico e a quel polmone di verde che sono i giardini pubblici che ci vengono invidiati da molti. Alcuni dei suoi ospiti avranno problemi di movimento e di salute ma altri, come del resto avviene anche oggi, potranno muoversi liberamente.

Inizialmente si era anche pensato all’area del vecchio campo sportivo: addirittura facemmo fare agli studenti durante un master dell’ISTAO la simulazione per l’utilizzo dell’area, ma la necessità di mettere in sicurezza il quartiere collegando le strade e la sua forte urbanizzazione rendeva impossibile la realizzazione. Quella zona avrebbe, in un certo senso, “ghettizzato” gli ospiti della struttura.

UN MODELLO PER LA DOMOTICA
La nuova struttura, infine, dovrà essere un modello di casa albergo moderna, efficiente, che sfrutta tutte le possibilità che la moderna domotica ci fornisce come abbiamo inserito nelle condizioni di gara..
La domotica – non tutti lo sanno – è una scienza che punta a migliorare la nostra qualità della vita all’interno delle nostre abitazioni. Il termine, infatti, deriva da come i nostri padri latini chiamavano la casa, cioè domus. La nostra struttura dovrà, in questo, essere all’avanguardia e servire da punto di riferimento anche per altri perché Fabriano vuole diventare della domotica una città di riferimento. A l’INRCA regionale è stata assegnata l’Agenzia Nazionale per l’Anziano e noi vogliamo applicare subito le nuove possibilità per cui i nostri ospiti potranno essere assistiti, parlare con i familiari via web, avere contatti diretti con il proprio medico personale. Saranno assistiti in modo telematico. Questo tipo di assistenza sociale potrà essere anche trasferita all’esterno alle opersone anziane che hanno scelto di continuare a vivere nelle loro abitazioni ma in condizioni di sicurezza più elevata. Sto immaginando quella che potrei definire una residenzialità per anziani articolata sul territorio e questo non è un sogno perchè oggi può essere una realtà facilmente realizzabile ed anche economicamente sostenibile.
Nel lontano 1988 la nostra azienda sanitaria provò a mettere in azione alcuni di questi principi sulla base di una idea progettuale che avevo sviluppato come suo amministratore ma economicamente impegnativa. Il Corriere della Sera dei giorni scorsi, nella sua sezione salute, ha dedicato diverse pagine a questa tematica che, ora, noi vogliamo rendere attiva per ridare fiducia e creare occupazione di buon livello.

PERCHE’ DOBBIAMO COSTRUIRLA
Noi in quanto amministratori dobbiamo pensare al bene comune, mai a quello personale di qualcuno. E se qualcuno in conseguenza delle nostre scelte si sente sminuito, pazienza. La strada della nuova struttura in project financing deve essere percorsa, ci viene chiesta dalla realtà. La Casa Albergo e la Casa di Riposo, sono state e vengono attualmente ben gestite, ma sono ubicate in vecchi monasteri, strutture antiche pensate per altro. Sono luoghi poco adattati e con seri problemi se visti con ottica e necessità moderne e di efficienza per abbattere i costi . Per qualche verso hanno anche una loro pericolosità se pensiamo alle difficoltà che possono incontrare mezzi di soccorso come ambulanze o attrezzature dei vigili del fuoco in caso di necessità, soprattutto per la struttura di S. Caterina.

In conclusione, in due battute: un nuovo complesso dedicato alla terza età è necessario, dovrà essere realizzato con logiche completamente diverse da quelle del passato, dovrà essere ubicato in spazi adeguati, ricchi di verde, capaci di dare serenità, eppure vicini al centro della città.

Fare scelte politiche adeguate ed intelligenti, capaci di servire la gente, è il compito che ci è stato assegnato.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-07-2011 alle 18:29 sul giornale del 09 luglio 2011 - 1495 letture

In questo articolo si parla di attualità, roberto sorci

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