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Dal campo alla bottiglia: la filiera dell’agribirra nelle Marche

birra 2' di lettura 22/07/2011 -

Il basso valore, in termini monetari, dei prodotti della terra sta stimolando sempre di più imprenditori agricoli, con mentalità moderna e con occhi rivolti al futuro, verso la ricerca di prodotti agricoli finiti, magari non tradizionali, da immettere direttamente nel mercato. In questa ottica si inserisce a pieno titolo la costruzione nelle aziende agricole di impianti per produrre birra artigianale, anche grazie a normative recenti che hanno riconosciuto questa possibilità.



È nelle Marche che è nata la prima filiera completa di produzione di birra artigianale in Italia a potere fregiarsi della definizione di birra agricola.
Come è noto, la materia prima principale per la birra è costituita dalla granella dei cereali (soprattutto di orzo, ma anche delle altre specie) che deve essere preventivamente trasformata in malto, a cui vanno aggiunti: il lievito di birra, per la fermentazione degli zuccheri e la produzione di alcol etilico; gli aromi, forniti soprattutto dal luppolo.

Per poter rientrare nella definizione “agricola” la birra deve utilizzare malto prodotto anch’esso in azienda, operazione questa molto difficile in quanto la maltazione è un’operazione complessa, sia per le metodiche che per le tecnologie, soprattutto quando il metodo deve soddisfare le esigenze di diversificazione del prodotto “birra” tipiche del settore artigianale.
L’intuizione dell’organizzazione marchigiana è stata proprio che era necessario partire dal maltificio. Grazie all’iniziativa di Emilio Landi, presidente di Copagri Marche, è stato costituito il COBI (Consorzio marchigiano produttori dell’orzo e della birra) attualmente composto da 46 soci, anche di provenienza extra regionale, che è in grado di rispondere a tutte le esigenze.

È necessario produrre l’orzo, o altri cereali, per la trasformazione in malto? E allora ci sono gli agricoltori che sono disponibili a coltivare quanto necessario.
È necessario trasformare la granella dei cereali in malto per la birra o in altri prodotti? E allora c’è il maltificio consortile in grado di soddisfare questa esigenza.
È necessario trasformare il malto in birra in impianti costruiti presso aziende agricole? E allora ci sono già 12 birrifici in funzione (6 nella regione Marche e 6 fuori regione) e tre in costruzione.
Le birre del COBI saranno a disposizione durante il Palio dei Campanari a Precicchie, nei giorni 22, 23 e 24 luglio 2011.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-07-2011 alle 19:59 sul giornale del 23 luglio 2011 - 2651 letture

In questo articolo si parla di attualità, fabriano, Comune di Fabriano

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