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Vivere con gusto: biscottini zuccherini all'olio di oliva e vino. Ingredienti semplici, ma eccezionali

Biscottini zuccherini all'olio di oliva e vino 2' di lettura 29/07/2013 - Pochi ingredienti per realizzare dei biscottini che sono tipici della cucina delle nonne, sempre attente all'economia domestica e con solo farina, vino e olio riuscivano a fare cose spettacolari.

Per l'occasione io ho usato dei prodotti locali eccezionali :

  • il Verdicchio di Matelica,
  • l'olio monovarietale ottenuto dalle olive della varietà "Mignola",
  • senza dimenticare i semi di anice che sono alla base di un distillato marchigiano conosciuto in tutto il mondo : il mistrà Varnelli.

Guradate, in questa ricetta ci sono tre eccellenze della regione Marche che meritano veramente tanto, sia i prodotti che i loro produttori.

Biscottini zuccherini all'olio di oliva e vino

Ingredienti:

  • 250 gr. di olio extravergine di oliva
  • 250 gr di vino bianco secco
  • 700 gr. di farina 00
  • 250 gr. di zucchero semolato
  • 1/2 bustina di lievito chimico
  • semi di anice a piacere
  • zucchero di canna per spolverare

Procedimento:

Prima di tutto vi devo dire che io amo molto il sapore dell'anice ma non sopporto i semini in bocca, quindi per ovviare a ciò metto in infusione l'anice nel vino per circa 12 ore, e poi li elimino.
In una ciotola versiamo l'olio, il vino in cui avrete messo a bagno l'anice, e lo zucchero, mescoliamo un po’ e poi aggiungiamo la farina, poca per volta, in modo da non creare grumi.
In breve tempo si formerà l'impasto, copritelo con pellicola e lasciatelo riposare per 30 min.

Con l'indice facciamo un foro nel centro che allargheremo facendo delle ciambelline.
Passatele, trascorso il tempo di riposo, su una spianatoia e iniziamo a fare delle palline del peso di circa 20 gr. con nello zucchero di canna e sistematele su una teglia con carta da forno, cuocere in forno preriscaldato a 170° per 25-30 min. circa.
A parte il profumo che vi sorprenderà, questi biscottini sono molto friabili, si conservano a lungo se tenuti in un barattolo o scatola di latta a chiusura ermetica....
Ogni volta che li faccio mi viene in mente il mio nonno paterno che si chiamava Donato, ecco perché io mi chiamo Donatella, era solito tenerli in tasca avvolti in un tovagliolino di carta, come fossero un tesoro.

A volte basta veramente poco: semplici ingredienti che troviamo sempre nella nostra cucina, chi di voi noi non ha farina, olio , vino e zucchero?






Questo è un articolo pubblicato il 29-07-2013 alle 12:14 sul giornale del 30 luglio 2013 - 2068 letture

In questo articolo si parla di cultura, enogastronomia, fabriano, ricette, territorio, vivere con gusto

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