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Sindacati: "Alcuni reparti non ce la fanno più a tirare avanti per i carichi di lavoro, ma nessuno interviene"

sanità ospedale 7' di lettura 10/03/2018 - In Area Vasta 2 è da 3 mesi che non vengono più svolte trattative. La Delegazione trattante di Parte Pubblica, di cui fa parte anche l’ASUR per effetto della L.R. n.8 del 21/03/2018, è totalmente assente.

Eravamo rimasti che i dipendenti del Comparto dell’Area Vasta 2 dovevano ancora percepire, complessivamente, oltre 4 e 300 mila euro di risorse della Contrattazione decentrata legate all’Incentivazione, di cui 220.501,72 euro di Produttività 2016, 256.534,38 euro di Supporto Indiretto Libera Professione 2016, 2.999.326,73 euro di Produttività 2017 e 902.367,50 euro di Risparmi dei piani di razionalizzazione 2016 da corrispondersi sul 2017.

Siamo giunti nel frattempo ad oltre 4 milioni e 600 mila euro, aggiungendosi anche 243.552,03 euro di Supporto Indiretto Libera Professione 2017.

E residuano ancora 121.541,98 euro del Fondo Progressioni Economiche Orizzontali, per cui si poteva e si doveva procedere, previa conclusione di un Accordo, ad assegnare una Fascia Retributiva Superiore a tutti coloro, personale a tempo indeterminato delle varie Categorie, ancora versante nella posizione economica del livello iniziale “0”.

E mentre ai dipendenti non viene liquidato nulla, il giorno dopo delle elezioni politiche, l’ASUR, con delibera, ha provveduto a corrispondere i compensi ai dirigenti del Nucleo di Valutazione Aziendale per le attività svolte nel 2017 e 2018, preposto alle verifiche degli obiettivi raggiunti cui è legata l’Incentivazione del personale delle Aree Comparto e Dirigenze delle Aree Vaste.

Il Premio elargito ai “controllori” perché hanno svolto il proprio dovere, ma non ai “controllati” che hanno svolto il loro lavoro quotidiano garantendo i servizi alla collettività, utenti e ricoverati.

Mentre accade tutto questo, insospettisce il fatto che sia scaduta il 31 dicembre 2017, senza proroga, la sperimentazione del servizio aggiuntivo di assistenza presso l’Aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Falconara Marittima, a carico dell’Area Vasta 2, e non sappiamo con quali soldi essa venga attualmente svolta, come pure non vi è alcuna contezza, quindi trasparenza e rendiconto, su come vengano stipendiate le 24 unità di personale ex Croce Rossa Italiana, transitate all’Area Vasta 2 dal 1 gennaio 2017, per cui erano previsti i trasferimenti finanziati dal S.S.N. alla Croce Rossa Italiana, e da quest’ultima all’A.S.U.R., parliamo di oltre 1 milione e 40 mila euro annui.

Preoccupa pertanto che l’Azienda sia sparita agli occhi dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Area Vasta 2, non corrispondendo le risorse sancite dalla Contrattazione decentrata dell’Area Vasta 2.
Dove sono finiti tutti questi soldi dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Area Vasta 2 ?
Come C.G.I.L. non staremo certo a fare gli spettatori.

Persa notizia pure dei tavoli di confronto previsti dai Protocolli Programmatici regionali succedutisi nel tempo, tutti collegati tra loro (17/10/2011, 17/02/2014, 27/07/2015, 27/12/2016), che dovevano essere svolti anche in Area Vasta, sui temi fondamentali delle dotazioni organiche delle reti cliniche, sulla esatta quantificazione dei fondi contrattuali che doveva essere fatta entro febbraio 2017 e non è stata fatta, sulla rete dell’emergenza-urgenza, sulla rete della prevenzione, sulla rete socio-sanitaria e delle continuità Ospedale-territorio, sulle liste di attesa, ecc…

Ci sono Reparti ospedalieri che non ce la fanno proprio più a tirare avanti per via dei carichi di lavoro ormai da tempo insostenibili, complice il caotico sovraffollamento (in Pronto Soccorso come pure gli ammalati “appoggiati” in altre corsie), e gli insensati accorpamenti di servizi per seguire la infelice logica riorganizzativa delle Aree Funzionali Omogenee da aggregarsi (vedasi il caso emblematico della Pneumologia/Medicina di Jesi, dove è evidente come si vada a perdere quell’efficienza figlia della specificità, ma questo lo sanno tutti, è una roba elementare, pur tuttavia si ascoltano le scuse più fantasiose pur di giustificare un riordino dettato esclusivamente dalla razionalizzazione dei costi, mai dalla sensatezza), e dappertutto manca il personale adeguato realmente occorrente per garantire i L.E.A. e dare risposte in funzione della complessità del paziente ricoverato.

Mancano le sostituzioni per le unità momentaneamente assenti, nonché per le lunghe assenze, quelle definitive o superiori a 30 giorni.

Pure la situazione delle periferie e della continuità assistenziale non è diversa, dove le Residenze Sanitarie Assistenziali, le Cure Intermedie, le Degenze Post Acuzie, accusano in taluni casi una evidente condizione di abbandono, necessitano di congruo personale assistenziale, di letti automatizzati per evitare infortuni ai professionisti e danni ai degenti, di turnazioni conformi, di corretta integrazione con il personale assistenziale delle Cooperative, e sicurezza della struttura e degli ambienti.

Lo abbiamo detto tante volte, la deriva delle risorse umane sul versante assistenziale è anche dovuta ai continui spot propinati sulle “assunzioni”, su cui si è speculato, quando la realtà vera dice, al contrario, che i Concorsi dell’Area Vasta 2 per 41 Infermieri e 34 Operatori Socio Sanitari, originariamente nati nel lontano 2011, rispettivamente 11.840 e 5.262 domande presentate, sono ancora fermi al palo.

E l’Area Vasta 2 manca attualmente pure di una Graduatoria per Infermieri a tempo determinato cui poter attingere, e come C.G.I.L. abbiamo chiesto alla Direzione dell’Area Vasta 2 di procedere ad un nuovo Avviso Pubblico, senza ricevere ascolto.

Da ultimo si aggiunga pure il fatto che, a fronte di una Azienda completamente nascosta ed in silenzio, a molti dipendenti turnisti ospedalieri che hanno garantito il servizio durante il periodo della neve, coprendo i turni di colleghi e di colleghe impossibilitati a presentarsi al lavoro, non sia stato assicurato il pagamento del servizio di pronta disponibilità e del lavoro straordinario per tutti i turni garantiti saltando i riposi o sospendendo o interrompendo le ferie autorizzate, e sono giorni che si tenta inutilmente di avere un dialogo sull’argomento con il Responsabile del Personale dell’Area Vasta 2.

Eppure era stato proprio il Responsabile del Personale dell’Area Vasta 2, insieme al Direttore dell’Area Vasta 2, con nota congiunta prot.75208 datata maggio 2017, a rassicurare il personale turnista circa il dovuto indennizzo economico spettante in caso di sacrificio per richiamo da ferie o riposo.

Non c’è, insomma, alcun rispetto, per le cose dette o fatte in Contrattazione decentrata.
Inoltre, senza alcun confronto svolto con i sindacati, vengono attualmente osservate delle istruzioni impartite da parte dell’Ufficio Infermieristico dell’Area Vasta 2 ai coordinatori ed ai facenti funzione coordinatore, che vengono quindi posti in estrema difficoltà, per cui, ai turnisti, per esigenze di servizio, possono non essere garantite le 11 ore consecutive di riposo tra un turno e l’altro previste per legge e da CCNL, mentre se è il dipendente a chiedere un cambio turno ad un collega o cambi turno a dei colleghi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per non arrecare disagi al servizio (in carenza di personale, lo ricordiamo), non può farlo più o non può farli più.

Siamo, insomma, al caporalato vero e proprio, inevitabile al cospetto di un’Azienda così conciata.
Chiaramente, un quadro del genere influisce sull’aspetto del benessere organizzativo e motivazionale, ponendo a rischio la performance.

E molti professionisti del versante assistenziale, a tutt’oggi, non hanno nemmeno una assegnazione definitiva, peraltro spettante anche ai sensi della nuova Ipotesi di CCNL Sanità triennio 2016-2017-2018 sottoscritto in data 23 febbraio 2018, venendo ancora sfruttati, contemporaneamente, nell’attività quotidiana in più servizi sanitari.

E restando sul tema degli impegni sanciti in Contrattazione decentrata e non rispettati da parte datoriale, precisamente l’Art.7 dell’Accordo datato 7/12/2017, era previsto di svolgere la Mobilità Interna Ordinaria Volontaria per Titoli entro febbraio 2018 per tutti i profili professionali e ad interesse di tutte le Unità Operative e Servizi (da Accordo dell’Area Vasta 2 sottoscritto in data 11/06/2015 tale adempimento è previsto entro il 16 marzo di ogni anno).

Anche in questo caso, l’impegno non è stato onorato, e pure su questa faccenda, come C.G.I.L., non rimarremo senza far nulla.


Giacomo Mancinelli Componente R.S.U. – F.P. C.G.I.L. dell’Area Vasta 2





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-03-2018 alle 11:17 sul giornale del 12 marzo 2018 - 828 letture

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