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Cento le persone che hanno riacquistato il dono della vista grazie alla Banca degli Occhi

2' di lettura 02/08/2019 - CENTO persone hanno riacquistato il dono della vista nel 2018 grazie al lavoro della Banca degli Occhi della Regione Marche, con sede a Fabriano.

In totale sono state 251 le persone decedute che hanno espresso la propria volontà donativa direttamente o tramite i familiari, permettendo a tante persone di sottoporsi al trapianto e migliorare in modo radicale la propria vista. “La nostra Struttura eroga i propri servizi nelle Regioni Marche e Umbria”, sottolinea il Responsabile Dr. Massimiliano Corneli che opera nel settore dell’Eye-Banking in sinergia con la Dr.ssa Silvia Conforti e il Dr. Denis Didu.

“I tessuti corneali sono stati prelevati negli Ospedali di Marche e Umbria e sono stati trapiantati in ognuna delle dodici Strutture ospedaliere che afferiscono al nostro servizio. Nella Regione Marche sono attivi sei Centri di trapianto, due dei quali nella nostra provincia (Ancona e Fabriano). La Banca degli Occhi processa i tessuti corneali e li conserva per un massimo di 45 giorni, durante i quali è possibile valutare la loro idoneità al trapianto e prepararli per i vari tipi di intervento chirurgico (LK, PK, DSAEK e DMEK)”.

La Struttura è giunta al diciassettesimo anno di attività, fa parte delle 14 Banche riconosciute dall'Istituto Superiore di Sanità in Italia e attualmente detiene la vice presidenza della Società Italiana Banche degli Occhi (SIBO), nella persona del Dr. Massimiliano Corneli. "La cultura della donazione - aggiunge il Responsabile - sta aumentando. Le famiglie dei donatori, a cui inviamo una lettera di ringraziamento per riconoscere l’elevato atto di generosità, accolgono il nostro invito a visitare la Struttura per conoscerne l’attività, che non riguarda solamente l’accettazione, la processazione, la conservazione e la distribuzione dei tessuti, ma anche la ricerca scientifica".

La Banca degli Occhi, oltre ai tessuti corneali, processa le membrane amniotiche dal 2007 e dal 2012 gli opercoli cranici. “Insieme alla Banca delle Membrane Amniotiche del Piemonte, siamo i soli - spiegano i Biologi – a distribuire membrane amniotiche vitali, prelevate dalle donatrici di placenta sottoposte a taglio cesareo programmato e conservate in vapori di azoto liquido a -160°C per un massimo di cinque anni. Il tessuto è destinato a diverse applicazioni in campo oftalmologico, dermatologico, chirurgico delle ferite difficili e odontostomatologico".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-08-2019 alle 11:16 sul giornale del 03 agosto 2019 - 327 letture

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