Confartigianato Imprese AN-PU contro l'obbligo della certificazione SOA per le imprese delle riqualificazioni edilizie

1' di lettura 13/05/2022 - “Confartigianato è pronta a dare battaglia per provare a far togliere questa ennesima stortura, che così come è stata approvata, prevede che per beneficiare dei bonus per lavori sopra i 516mila euro, ci si debba rivolgere ad imprese edili con la SOA, la certificazione fino ad oggi necessaria alle aziende per partecipare agli appalti pubblici superiori ai 150 mila euro”.

A dichiararlo Luca Vergine ed Emanuele Martelli, Presidente e Responsabile del comparto Edilizia di Confartigianato Ancona-Pesaro e Urbino.

L’emendamento al DL Crisi Ucraina approvato dal Parlamento esclude nel territorio delle province di Ancona e Pesaro-Urbino, circa 10 mila imprese dal mercato della riqualificazione edilizia che attualmente rappresenta in pratica, se non l’unica, la principale opportunità di lavoro per il comparto.

La norma di fatto (dal 1luglio 2023) escluderebbe dai lavori di riqualificazione, le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici ed estenderebbe anche al settore privato un sistema pensato esclusivamente per i lavori pubblici, pertanto non ha nulla a che vedere con la professionalità e la qualificazione delle imprese che operano con i vari bonus. “Ricordiamo che negli ultimi anni la maggior parte delle imprese finite nei principali scandali per mafia, corruzione od appalti truccati erano quasi tutte (se non tutte) attestate SOA, a dimostrazione che il possesso della stessa non è certezza di affidabilità e serietà”, sottolineano Vergine e Martelli.

“Il Sistema Confartigianato ha intenzione di agire per rimediare a questa situazione che si aggiunge alle difficoltà già note del settore, quali le cessioni del credito, dalla difficoltà di reperire i materiali, all’aumento del costo dei materiali stessi e dell’energia”.