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Mangialardi sostiene Michela Bellomaria come segretaria regionale PD: "Capace di costruire un nuovo partito"

3' di lettura 17/02/2023 - Ha scelto la sua città, Senigallia, per lanciare il sostegno alla candidata alla segreteria regionale del PD Michela Bellomaria. Maurizio Mangialardi, capogruppo PD in consiglio regionale, alle primarie del 26 febbraio che decideranno anche i nuovi vertici regionali del partito, sosterrà il vice sindaco di Cerreto d'Esi.

Ad accomunarli non è solo l'adesione alla mozione Bonaccini, al congresso nazionale, ma il progetto pensato per il nuovo Pd marchigiano. “Sostengo convintamente Michela Bellomaria perchè credo che sarà in grado di costruire un nuovo Partito Democratico in grado di riconnettersi sul territorio e di creare una identità attorno ai temi che interessano alle persone”.

Un sostegno, quello alla Bellomaria, che non era passato inosservato dal momento che l'altra candidata in corsa per la segreteria regionale è Chantal Bomprezzi, ex assessore voluta proprio da Mangialardi nella sua giunta. E con franchezza Mangialardi spiega le ragioni della sua scelta. “Per sostenere un progetto lo devi conoscere, io ho appreso della candidatura alle primarie di Chantale Bomprezzi dalla stampa -rivela Mangialardi- non sono offeso, faccio politica e guardo alle narrazioni e quando non sono coerenti il progetto parte male. Penso che la candidatura di Chantal sia stata decisa molto prima e senza una reale condivisione. Oltre a questo credo anche che Michela Bellomaria sia la persona più giusta per ricoprire il ruolo di segretario regionale del Partito Democratico. Aderisco convintamente alla proposta della Bellomaria perchè dietro al suo progetto ci sono persone del partito, al di là dell'anagrafe, con una storia politica e un forte legame con i territori. E' vero che la Bomprezzi è di Senigallia ma non stiamo cercando un amministratore e da dove viene non c'entra. E comunque il giorno dopo le primarie saremo comunque tutti insieme per lavorare al nuovo Pd”.

Nonostante i migliori proposite le primarie per il Partito Democratico sono state spesso motivo di attriti e fratture. “Se l’obiettivo è riorganizzare e rivitalizzare il partito è ovvio che bisogna lasciarsi alle spalle tutto il giorno dopo delle primarie -precisa Michela Bellomaria- per quanto mi riguarda il Pd dovrà essere più unito e più popolare e Chantal se lo vorrà fa parte della squadra (qualora fossi io la nuova segretaria) perché dobbiamo serrare le fila ed essere il nucleo embrionale del muovo Partito Democratico nelle Marche. Non a caso nei primi 100 giorni si dovranno incontrare i circoli, i cittadini, e far cessare la contrapposizione perché l’avversario è la destra”. Rispetto al contenuto del progetto presentato alle primarie, la Bellomaria focalizza alcuni punti cardine. “Io sono la candidata della normalità -aggiunge- sono stata operaia, ora sono una oss, sono vice sindaco di un comune terremotato e alluvionato (Cerreto d'Esi ndr), e voglio mettermi a servizo del partito. Sono orgogliosa che la scelta sia ricaduta su di me perché probabilmente ha convinto la mia storia, le battaglie che sempre portato avanti, come quelle per il lavoro, per la sanità. Mi faccio carico dei problemi reali delle persone e il Pd tornare ad avere contezza dei problemi di tutti i giorni”.








Questo è un articolo pubblicato il 17-02-2023 alle 17:24 sul giornale del 18 febbraio 2023 - 64 letture

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