Fabriano tra sanità e turismo, Tesei: "Ritrovare centralità con politiche attive che mettano al centro persone e territorio"

Parto dalla sanità che mi vede difendere strenuamente il modello universale pensato da Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica Italiana, militante nella Democrazia Cristiana. Nella nostra Regione si è scelto di dare una nuova organizzazione alla Sanità Pubblica Regionale attraverso l’istituzione delle Aziende Sanitarie Territoriali, c.d. A.S.T., nell’intenzione di valorizzare i territori sanitari, mettendone al centro i servizi sanitari per la cittadinanza.
Fabriano per la sua orografia si pone quale riferimento per la sanità montana, potendo offrire la possibilità di servizi ospedalieri di cura e prevenzione fondamentali per il territorio, su cui è assolutamente necessario puntare. Il potenziamento di questa offerta passa senz’altro nella qualificazione delle prestazioni sanitarie, investendo nel personale sanitario, tecnico ed amministrativo con particolare riguardo alla salute psicofisica degli operatori tutti. Per attuare tutto ciò, siamo convinti, quale Ente specializzato nella prevenzione e tutela del benessere organizzativo, legato ai luoghi di lavoro, che si debba mettere in campo una serie di interventi di riqualificazione della spesa, mirata laddove realmente serve, in ossequio ai principi economicità e efficienza della spesa pubblica, essendo le risorse a disposizione limitate. Già ad inizio legislatura regionale ci eravamo proposti, alle Istituzioni, quale Associazione qualificata, con una serie di proposte concrete, utili, in tema di qualità delle prestazioni sanitarie. Oggi vogliamo di rinnovare la nostra disponibilità per creare una sinergia positiva tra Istituzioni e tessuto sociale.
L’altro asset, su cui vogliamo richiamare l’attenzione, riguarda il miglioramento dell’offerta turistica di Fabriano, città e frazioni, che può essere, a sua volta, volano di una offerta professionale importante e qualificata. In tal senso crediamo che il centro storico cittadino di indiscutibile valore storico ed artistico, associato al nostro patrimonio di Fede rappresentato, in primis, dall’Eremo di Valleremita e dall’Abbadia di Campodonico, possano essere d’impulso se opportunamente valorizzati e messi in rete, offrendo un percorso artistico fruibile in un’unica proposta magari con l’accompagnamento di una guida turistica. Per l’eremo e l’abbadia ci siamo spesi molto, come Associazione culturale Cristiana cercando di sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica. Ad oggi crediamo di aver centrato l’obiettivo solo a metà avendo avuto riscontro solo dai cittadini che si sono dimostrati entusiasti e partecipi anche in prima persona scrivendo loro stessi alle istituzioni sulla scia della nostra proposta. In ultimo, da oblato benedettino che ha nel cuore il Monastero di San Silvestro, mi permetto di suggerire la valorizzazione, sempre in discorso di rete, dell’Eremo, che ha un’accogliente foresteria dotata di tutti i comfort, come proposta per un turismo religioso alternativo ai modelli cui siamo abituati.
Fabriano ha bisogno di ritrovare centralità con politiche attive che metta al centro le persone e il suo territorio.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-05-2023 alle 16:39 sul giornale del 23 maggio 2023 - 274 letture
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