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Castelletta e il suo albero al centro del borgo: in 160 firmano per salvaguardarlo

5' di lettura 12/09/2023 - Come si ama il proprio borgo? Ricordandone la storia? Certo! Attraverso l’amicizia con i compaesani? Certo!

Raccontando a conoscenti, amici, vicini e lontani quanto e come si possa apprezzare la vita vissuta ogni giorno sia quando il cielo è clemente ma anche quando il cielo ti mette alla prova? Certo! E per ultimo, ma non meno importante, anche difendendolo.

Spesso si creano situazioni in cui le cose semplici, quotidiane, apparentemente secondarie per alcuni, diventano invece importanti. Una cosa diventa importante per chi sa e vuole apprezzarla avendola vissuta direttamente o ascoltando con rispetto quanto vissuto dai propri genitori o vecchi. Questa è la storia di un albero. Un albero che con cura venne prelevato dalla montagna vicina, molti anni fa, quando era ancora piccolo, e piantato nella Piazza Alta (la piazza principale del borgo). Lo scopo era quello di avere un piccolo albero di Natale al centro del borgo. Anche la scelta del luogo fa pensare. Metterlo li, proprio lì, era come dire che non era di qualcuno in particolare, ma era di tutti, proprio tutti, al centro del borgo, per tutti. E l’albero è rimasto li. È cresciuto. Si è rinforzato. È diventato possente, imponente. Ha un suo “carattere” che nel tempo ha trasmesso al borgo.

A tal punto che è diventato non solo un elemento naturale ma anche “strutturale” del borgo. Non si riesce a guardare al borgo con gli stessi occhi se non ci fosse. E questo ce lo dicono tutti coloro che vengono o passano per il borgo. Ma c’è di più. La sua presenza, negli anni, è diventata una compagnia. Compaesani, ma anche viaggiatori, curiosi, turisti, comitive, tutti quelli che, o vivono nel borgo o sono di passaggio, hanno desiderato fermarsi e riposarsi alla sua ombra. Un’ombra. Di questi tempi in cui si parla di cambiamento climatico e di aumento delle temperature, sappiamo benissimo che cosa significa avere un’ombra di un albero, ed il benessere che ci offre (ci sono città nel mondo che investono molti soldi nella posa di alberi, per avere “ombra”!). Un albero utile, quindi? Non solo, sarebbe troppo riduttivo, relegarlo a questa sola funzione utilitaristica che abbiamo accennato. Questo albero crea un “luogo”. La Piazza è un “luogo” diverso con l’albero. Esprime uno spazio di accoglienza, per tutti. Sotto il suo fusto ed i suoi rami sono state sistemate, da tempo, alcune panchine. Sono uno dei luoghi preferiti per una sosta in ogni momento della giornata, in ogni momento dell’anno, per riposarsi, parlare, controllare i piccoli che giocano lì vicino e perfino poter ascoltare la S. Messa che si tiene pochi metri più in là, dentro la Chiesa di S. Maria Sopra Minerva, quando la partecipazione l’ha riempita e non c’è più posto.

Questo albero è un pezzo della vita del borgo ed è difficile pensare di poterne fare a meno. Ma perché ne parliamo come se ci fosse un problema? Per la posizione dell’albero, nel tempo, con la sua crescita, inevitabilmente l’albero con le sue radici sembra abbia fatto pressione ad un muro di contenimento che separa la Piazza Alta dalla Piazza Bassa. Sono comparse delle crepe nel muro e ci si è allarmati per motivi, legittimi, di sicurezza. Questa situazione sta andando avanti da almeno una ventina di anni. L’albero, sito in una Piazza di una frazione di un comune è di proprietà del comune, così come il muro di contenimento. Ed è iniziata una storia di incontri, affermazioni, ipotesi, sopralluoghi, ecc. in cui si sono cimentate, negli anni, diverse amministrazioni comunali, ma senza arrivare a nessuna conclusione. Anzi non riuscendo, secondo noi, a scorporare una valutazione distinta tra le condizioni dell’albero da quelle del muro. Ed in questa impasse, temiamo, con cognizione di causa, che possa bastare un dettaglio per pregiudicare tutto, albero abbattuto e muro non riparato. Abbiamo quindi attivato un percorso di chiarimento oggettivo, tramite la richiesta di una “perizia agronomica” con l’intenzione di accertare in modo formale ed asseverato le condizioni dell’albero. L’albero è in salute? È in condizioni di non creare danni presenti e futuri? Le sue condizioni di flessibilità gli consentono di non alterare il suo assetto? L’assetto radicale crea problemi o al contrario effettua una funzione legante? Percorso che non è ancora concluso.

Parallelamente abbiamo mobilitato e chiesto ai residenti e/o proprietari di beni del borgo, attraverso una raccolta di firme, di presentare una petizione al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale. Il testo della petizione è il seguente: “La Frazione di Castelletta del Comune di Fabriano ha, dall’anno 1963, piantato al centro del borgo, nella Piazza Principale, un albero (cedro), riconosciuto ormai da tutti come “il pino di Castelletta”. L’albero cresciuto in tutti questi anni in condizioni di buona salute ha costituito e costituisce tuttora, per le sue dimensioni, l'età, il portamento, la forma, il legame con la storia, le abitudini, l’”accoglienza”, la capacità di connotare il luogo. In base a queste considerazioni ha tutti i requisiti per essere considerata una pianta monumentale e quindi soggetta a protezione. Chiediamo al Comune di Fabriano, proprietario dell’albero, di adoperarsi in tutti i modi per effettuare tutto ciò che è necessario per la salvaguardia di questo patrimonio ambientale della comunità del “borgo storico” di Castelletta”.

Ed il borgo ha risposto. Più di centosessanta firme sono state raccolte e consegnate in Comune. A nostro giudizio, se una analisi professionale dovesse accertare che l’albero presenta problemi tali che l’unica sua destinazione è l’abbattimento, dovremmo rassegnarci. Ma in caso contrario, e ne siamo convinti, vogliamo difenderlo e spostare la necessaria attenzione degli amministratori comunali sul solo muro perimetrale che a quel punto avrà la necessità di un intervento di manutenzione logicamente scorporato dalla presenza dell’albero. Le amministrazioni comunali sono attente, sollecite? Vedremo.


   

da Paolo Prioretti, Francesco Sforza, Domenico Petrellini





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-09-2023 alle 14:38 sul giornale del 13 settembre 2023 - 832 letture

In questo articolo si parla di attualità, comunicato stampa, castelletta

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